I guji del sud Etiopia
Mostra fotografica
20 Giugno – 7 settembre 2008
“La finalità principale della mia fotografia non è di natura artistica, bensì di condividere e far conoscere volti, tradizioni e stile di vita di una popolazione semplice ma orgogliosa del proprio retaggio storico e culturale. Fotografare la gente con cui vivo ogni giorno è un modo di renderla ancor più vicina alla mia persona, catturando gli istanti di vita in cui i loro volti comunicano tra loro e con me. Sguardi, espressioni del volto e gesti fissati dalle foto mi aiutano a dare spessore e profondità alle relazioni di amicizia e alla condivisione di vita che già caratterizzano il nostro incontro quotidiano”.
Queste sono le parole dell’ autore della mostra, Pedro Pablo Hernandez, originario di Leòn (Messico), che ben esprimono la relazione tra il missionario comboniano e la gente con cui ha speso oltre dieci anni di vita. Non si ritiene un fotografo professionista, ma dagli scatti traspare un’ intensità che mostra il forte rapporto stabilito con la gente che lo ha ‘adottato’. I guji costituiscono uno dei maggiori gruppi etnici del sud Etiopia, fanno parte della grande famiglia degli oromo, e sono una popolazione che vive principalmente di agricoltura e allevamento. Per tutti gli oromo, e dunque anche per i guji, l’origine dell’ordinamento politico-amministrativo-religioso tradizionale si perde nella leggenda, esso è caratterizzato dalla suddivisione dell’intera etnia in classi d’età e gruppi di potere che danno vita a un sistema sociale, chiamato gadaa.
L’esposizione, 50 scatti fotografici a colori, offre una panoramica di ritratti in cui si respira l’importanza delle relazioni interpersonali. Bambini e ragazzi in scene familiari di gruppo e di gioco. Donne sorprese negli “attimi materni” della loro attività domestica. L’intensità nelle espressioni di uomini impegnati al lavoro. Si gioca tutto nei volti e negli sguardi di occhi che riescono quasi a parlare.