IL TEMPO RITROVATO

FORME E STORIA DELL’ARTE AFRICANA NELLA COLLEZIONE CORSI

13 novembre 2009 – 20 giugno 2010

La mostra “Il tempo ritrovato. Forme e storia dell’arte africana nella Collezione Corsi” propone una visione della scultura nera di carattere etnico-storico, presentando la varietà delle forme nell’arte africana dei principali gruppi etnici. I 160 oggetti esposti, appartengono al collezionista Fabrizio Corsi e rappresentano le più importanti testimonianze artistiche dell’Africa subsahariana.
L’arte in Africa è una combinazione di elementi remoti e nuovi. L’Africa politica come la conosciamo ora, era in passato formata da regni che inglobavano tanti popoli diversi, che si sono influenzati reciprocamente. Miti, simboli, tradizioni comuni e oggetti di culto dall’impianto di base assai simile, si sono diffusi nei secoli dal Mali all’Angola, a dimostrare le potenzialità culturali espresse nella vastità geografica dell’area. Su una base comune, ogni gruppo etnico ha elaborato uno stile specifico rendendo le proprie manifestazioni artistiche riconoscibili e formando un universo mirabile di arti varie e originali.

La mostra temporanea s’inserisce nel progetto didattico del Museo, impegnato a migliorare la conoscenza del continente africano per stabilire un dialogo costruttivo e un confronto paritario tra le diverse culture. Per i visitatori singoli, sono previste visite guidate condotte dallo stesso collezionista Corsi, il quale illustrerà il significato e la storia della sua collezione e della mostra stessa. Primi appuntamenti Sabato 14 e Domenica 15 novembre alle ore 16.00, massimo 25 partecipanti, prezzo speciale di 2,00€ comprensivo di entrata al Museo e visita guidata, per prenotazioni 045.8092199.

La mostra è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Cattolica Assicurazioni.

Fabrizio Corsi è un amico storico del Museo africano, espone infatti per la seconda volta (la prima fu con la mostra dal titolo “Il Cantico delle Creature”) le più importanti opere della sua Collezione etnografica che è stato in grado di collezionare in tanti anni, con grande pazienza e tenacia.  “Questa mostra rappresenta per me il ricongiungimento del presente col mio passato: e il tempo è ritrovato. E’ il mio omaggio, l’espressione, della mia ammirazione per la grande umanità degli uomini e delle donne africani che mi hanno ospitato per 25 anni nei loro Paesi. ”